Con il Decreto Legislativo 104 del 10 agosto 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 209 dell’8 settembre 2018, è stato formalizzato oggi il recepimento della Direttiva Europea sulle armi da parte dello Stato Italiano.
Dopo la Francia, l’Italia è la seconda nazione ad aver ufficializzato il recepimento della Direttiva, ma va sottolineato che il decreto legislativo approvato in Italia è il miglior recepimento finora discusso in tutta l’Unione Europea: un fatto che i detentori di armi italiani dovrebbero celebrare non perché “gli è andata bene”, ma in quanto dimostrazione del fatto che in Italia, al di là dei molti problemi di altra natura, c’è un governo democratico.
I Paesi che più hanno sostenuto la modifica restrittiva della direttiva infatti (come ad esempio Germania, Francia e Belgio) annunciano o hanno già attuato disastri epocali (vedi il caso della Francia, in fondo a questa pagina).
La Repubblica Ceca – che sulla Direttiva Europea aveva presentato ricorso – rappresenta un’eccezione perché ha deciso che non recepirà la direttiva fino alla sentenza della Corte Europea di Giustizia attesa per il 2019.
Anziché seguire l’ordine degli articoli contenuti nel decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri in recepimento della Direttiva Europea sulle armi, vi diamo qui di seguito indicazione dei punti più importanti, organizzati per “interesse”, in modo da rendere più facilmente identificabili i cambiamenti approvati, a partire da quelli di carattere burocratico.
Specifichiamo innanzitutto due punti importanti
Entrata in vigore delle disposizioni: 14 settembre 2018
Retroattività delle disposizioni: SÌ – è indicata la data del 13 giugno 2017, perché già prevista dalla Direttiva Europea.
ATTENZIONE – Sulla possibilità che le disposizioni elencate nel decreto legislativo possano essere applicate con effetto retroattivo:
A) allo stato attuale non ci sono informazioni ufficiali, ma…
B) per la sua aplicazione esistono ostacoli oggettivi di carattere legale/costituzionale